Kyle Wiens, the CEO of a software development company, gives an English grammar test to prospective employees. Here's why:
If it takes someone more than 20 years to notice how to properly use "it's," then that's not a learning curve I'm comfortable with. So, even in this hyper-competitive market, I will pass on a great programmer who cannot write.
Grammar signifies more than just a person's ability to remember high school English. I've found that people who make fewer mistakes on a grammar test also make fewer mistakes when they are doing something completely unrelated to writing — like stocking shelves or labeling parts.
But why is this important for computer programmers?
You see, at its core, code is prose. Great programmers are more than just code monkeys; according to Stanford programming legend Donald Knuth they are "essayists who work with traditional aesthetic and literary forms." The point: programming should be easily understood by real human beings — not just computers.
And just like good writing and good grammar, when it comes to programming, the devil's in the details. In fact, when it comes to my whole business, details are everything.
I hire people who care about those details. Applicants who don't think writing is important are likely to think lots of other (important) things also aren't important.
Link -via Joe Carter | Photo: puuikiebeach
Comments (5)
I also believe that they will be introducing new breakthrough technologies and a fundamental shift in user interface design.
Further notes on this story... Legend has it Pedro ordered the two executers he caught to be tortured in front of him as he feasted. One had his heart ripped from the front and the other from the back. Yikes... The third guy was never caught and supposedly fled to France. Reports say he was forgiven by the king in his death bed.
Another curiosity, a very important one, they are buried in the same cemitery with their graves pointing at each other. Aparently to make them able to look at each other's eyes when judgment day arrives.
http://en.wikipedia.org/wiki/Ludwig_II_of_Bavaria
He commissioned the construction of various palaces and the castle Neuschwanstein. Some of them unfinished due to him plunging himself and his family into debt with the production of them, and although his death was declared a suicide, it's believed that his family may have killed him.
I think you mean King Theinhko, not Kinig.
Shh... it's a silent 'i'.
I’m sure she just uses a spellchecker to make sure there aren’t any typos, and it we all know those can’t find everything without proofreading... but if you’re not getting paid for this type of work and it’s not being graded on, why the hell bother?
Will go fixed the tpyos now!!1!
BTW,they really really kissed her?
The 'i' is Royal as in ...
Weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!
The Royal We.
Nouvelle-France is a term for France's (North?) American possessions: i.e. Acadia through Louisiana, surrouding the early British colonies. No link to the mad King.
And as Alejandro Claude mentionned the name of de Tounens kingdom was "Araucanìa and Patagonia".
http://en.wikipedia.org/wiki/Araucania_and_Patagonia
Keep on with posts like this!
Cheers
1. He wanted it to make gunpowder, and
2. England has been at war with someone (including itself) for pretty much the last 1000 years!
Many people cut their hair short becouse of head lice, and using wigs or hats on top. There are many cases of executioners missing with the axe. Dogs like meat and blood. Your story of Queen Marys so called Ghastly Death has nothing special.
You failed misserably on those two and since you clearly didnt check those facts, I question the the rest as well.
As far as the queen, there are many cases where executioners messed up, but not where the victim's lips kept moving. Additionally, dogs rarely turned up from under a woman's skirts and he wasn't licking or eating. He was merely laying between his master's head and body.
well said. these people need to get over themselves for correcting typos. the article was very fasinating. enough said.
I reckon its the sad inevitability of interbreading...
Ai sensi leggi stampa chiediamo la seguente rettifica, in merito articolo su Seborga.
Seborga era pertinenza di un bene monastico dinastico del Conte Guido di Ventimiglia, la cui unica ed ultima erede fu Jolanda di Ventimiglia, da cui discende direttamente la principessa Yasmin.Fu concessa in via subordinata in fidecommisso, qualora il conte fosse tornato vivo dalla crociata, ai monaci benedettini di Lèrins, ed in donazione , qualora in crociata fosse perito, essendo lo stesso ancora giovane e privo di prole.La Donazione era condizionata dal rispetto delle clausole comprese nella stessa Fidecommisso che puntualizzava la cura della sepoltura della dinastia Ventimiglia, preci,opere di bene,messe, onoranze, commemorazioni,oltre alla custodia dei beni monastici quali inalienabili ed imprescrittibili legai alla memoria dei Ventimiglia, in perpetuum . Tali condizioni furono disattese,anzi i monaci non ebbero nemmeno la normale vigilanza del bene, assecondando usurpazioni varie,in cambio di prebende, e ai sensi della donazione e ai sensi della fidecommisso. A tal scopo , venute meno le condizioni ,la donazione fu revocata da Jolanda Ventimiglia, che in realta' non si curo' di riappropiarsene materialmete in quanto sposo' un principe curlandese Anglo svevo russo e lasciata in fidecommisso. E' per questo motivo che non cambio' mai proprieta' e all'Italia non fu possibile la trascrizione,in quanto i beni monastici dinastici,non sono usocapionabili e Seborga con tutte le sue pertinenze restano in perpetuum patrimonio dei discendenti di Guido Ventimiglia, ossia di Jolanda Ventimiglia.Cio' spiega perche' persino al Podesta' e allo stesso Mussolini non fu possibile l'attribuzione all'Italia del bene, poiche'non sono usocapionabili i beni monastici,anche se occupati.Se e' rimasta , per mero gentleemnet agreement , bene dello stato italiano e' per gentile concessione dei legittimi discendenti di Jolanda Ventimiglia.Pertanto sono prive di fondamento giuridico successive spiegazioni di ordine esoterico cavalleresco storico, in quanto non cambiano la sostanza del diritto secondo il principio del "Prior in tempore, Potior in iure", a maggior ragione trattandosi di bene monastico dinastico su cui non vige l'uso capione. Le dichiarazioni e manifestazioni di protervia da parte di una decina di autoproclamatesi reggenti e proprietari di Seborga, sono atto di arbitrio ed appropriazione indebita di proprieta' privata, che se tollerata,qualora degradi a mero insulto e protervia offensiva e' perseguibile per legge, quale atto di indimidazione e minaccia , nonchè stalking diffamatorio per abietti motivi, cosa che non esiteremo ad affrontare con drastiche soluzioni.Ad oggi sussiste la proprieta' privata di Seborga e pertinenze da parte dei legittimi eredi, anche se la Fidecommisso e' stata ratificata a favore dello Stato Italiano.Cio' e' accaduto per l'impossibilita'di un dialogo con gli autoproclamatesi reggenti di Seborga,i quali nonostante tollerati sono ricorsi all'insulto e alla diffamazione.Persone venuti dal nulla , reclamano cio'che appartiene alla legittima proprieta' che dovrebbe anche subire lezioni dai funghi spuntati in una notte? (prof Walter Weiss)
Smentita All'Avv Alberto Romano Priore di Seborga dalla
Fondazione Re Desiderio ,presieduta da SAIR Principessa Yasmin Sovrana,
legittima Sovrana di Seborga, ,ratificando ricognizione proprietà dinastica
monastica Seborga concessa nel 2006 in fidecommisso allo Stato Italiano.
Rettifica all'avv. Alberto Romano Gran Priore di Giorgio Carbone.
In relazione al servizio su Seborga andato in onda su TG ore 20,
intervista
all'avv Alberto Romano,formulasi richiesta rettifica in merito alle
dichiarazioni al redattore che ha presentato il servizio.Erroneamente il
redattore ha concluso che il borgo che non fu trascritto trai ibeni
del
Regno d'Italia, apparterrebbe ai cittadini di Seborga . Giova ricordare
che
trattasi di un bene dinastico monastico imprescrittibile ed inalienabile,
su
cui non vige l'uso capione.Ed in virtù del Prior in Tempore, Potior in
iure
appartiene ai legittimi eredi , come spiega il Volume Dei Regni d'Italia
epitome del 1600 a cura di Emanuele Tesauro, il territorio da Montecarlo a
Bordighera apparteneva a re Desiderio, il cui Delfino era Re Adelchi , il
primogenito , il cui figlio era Re Poto capostipite dei Puoti.Come
affermano
gli storici Re Desiderio discendeva da Costanzo, figlio di Costantino il
Grande
e dagli imperatori Valentiani,ovvero Gallia Placidia.Ramo cadetto di Re
Desiderio era Bernardo da cui ebbero origine i Ventimiglia .Poichè titolare
di
Seborga era il figlio di Re Adelchi , re Poto, figlio di Adelchi e Gisla ,
sorella di Carlo Magno, il territorio di Seborga rimase di proprietà del
Delfino di Re Adelchi , Re Poto, che aveva sposato la cugina , figlia di
Carlo
Magno Gisela Hildegard.Costretto a fuggire a Costantinopoli, l'eredità di
Castrum Monoikos, o Montecarlo, le isole Lerins ,Seborga fino a
Bordighera,
Sanremo, rimasero di pertinenza dei discendenti del ramo anscarico, ossia
i
Ventimiglia pronipoti cadetti di Re Desiderio.Il Conte Guido Ventimiglia
dono'
Seborga e le pertinenze , bene monasteriale ai monaci di Lerins,
subordinato
acondizioni che furono disattese.La donazione fu quindi revocata da
Jolanda
Venimiglia Lascaris Jagelloni, legittima discendente di Guido .Jolanda
sposo'
William discendente di Federico VI, sepolto a Saint Genis , figlio di
Federico
II ed Isabella d'Inghilterra, emigrando in Curlandia nell'Ordine Kradaino
dei
Portaspada Teutone.La fidecommisso ai monaci di Bernardo Chiaravalle
risaliva
da tempi remoti, ma non fu mai proprietà.La condizione che rende erede la
Principessa Yasmin è non solo la legittima discendenza da Guido di
Ventimiglia,
estintasi negli Avril de Stauferis De Saint Genis, Buren Anjou, ossia
Aprile
von Hohenstaufen Anjou Plantagenet Puoti ma dalla circostanza che la vera
proprietà di Seborga era del nipote primogenito di re Desiderio che solo
per
forza maggiore, emigrando a Costantinopoli , passo' al ramo dei
Ventimiglia.
Inoltre a Capo degli 11 Cavalieri di Seborga era Folco d'Anjou, antenato
di
Isabella d'Anjou Plantagenet, da cui discende la principessa Yasmin.A monte
vi
è non solo l'ascendenza diretta daCostantino, per cui i beni monastici
dinastici sono inalienabili, anche perchè fu dimostrata quale falsa la
donazione, quanto per diretta discendeza da Re Desiderio, , in quanto e'
una
principessa Puoti, in primogenitura, e discendente diretta di Folco d'Anjou,
e
di Guido Ventimiglia.Non fu trascritta all'Italia solo perchè era bene
monastico dinastico privato su cui non sussite uso capione.Quindi alcun
casato
poteva subentrare ai legittimi eredi, nè possono decidere la proprietà 360
residenti del borgo.
Fondazione Re Desiderio.